domenica 22 gennaio 2012

Buonconvento, ovvero Margaret Tatcher, Iron Maiden e ferro da stiro.

Secondo l’almanacco il sole è sorto alle 7.41 e tramontato alle 17.11, raggiungendo l’altezza massima alle 12.26 con 26,7°, mentre la luna è sorta alle 6.05 e tramontata alle 15.21, in fase calante. E’ il 22 gennaio 2012 e Gli Squali si son tuffati nelle chiare fresche e dolci acque di Buonconvento. Per i geogrofobici la provincia è quella senese.

Sulla città del palio e dintorni il cielo è previsto in tendenza da poco nuvoloso a nuvoloso, i venti variabili. Si oscilla tra 1 e 13°C, non c’è male. E soprattutto, che ce frega? Siamo al coperto!

In realtà i Selachimorphi sguazzano già da 24 ore, ma su quelle non ho voce, dato che ero assente; mi limiterò per esse a quanto mi è stato riferito, più o meno sopra le righe. Ci sono diverse new entry e oggi ho svolto soltanto un ruolo di ultras… peccato che non abbia potuto portare con me Gennaro, ottantasettenne compagno del centro anziani e sfegatato tifoso del Napoli, che mi avrebbe sicuramente dato ottimi suggerimenti, trombette e cartucce. Quasi quasi gli propongo un 50 stile libero negli M 85; il vecchio Gennà farebbe la sua figura. E poi, cari Squali, lo sapete, son crediti all’università, io ci penserei! Non so come gestirebbe la dentiera durante il tuffo, ma vista l’agilità con cui schianta petardi a mitraglia non mi preoccuperei troppo.

Ho fatto del mio meglio per arrivare puntuale all’appuntamento delle 6.45 davanti alla 01. Ho dovuto puntare molto prima la sveglia, e predisporre macchinetta del caffè, tazzina, crema anticellulite e contorno-occhi prima di coricarmi. Ho indossato gli occhiali da sole più grandi che avevo in modo da celare l’esplosione degli orbicolari dell’occhio ed in sella mi sono precipitata al centro sportivo. Avevo deciso di andarci a piedi, ma avrei tolto prezioso tempo al sonno ed inoltre passare sotto la stazione a quell’ora mi faceva fatica.

Ho l’auto in panne, così mi trovo con Babbobrando – che ben presto attaccherà un fiocco azzurro alla porta - e il Magnifico che partono stamani pure loro. La mia cara quattroruote ha una bobina fulminata. Credevo di avere una Matiz e invece ho una Rolls-Royce, dato il costo dl pezzo di ricambio, ma continuo a chiedermi che fine abbia fatto Ambrogio con i cioccolatini…

Per fortuna il Magnifico mi cede il posto anteriore: soffro il mal d’auto, che credevo, con la maggiore età, di aver superato, invece era perché avevo iniziato a guidare.

Alle 6.45 esatte Babbobrando gira la chiave e si parte alla volta di Siena. Strada facendo troviamo una nebbia da affettare col coltello e due passaggi a livelli chiusi, che facevano passare lo stesso treno... A quell’ora di domenica mattina mi ci gioco le palle che era l’unico treno in moto in tutta la Toscana. Ma non avevano diminuito le corse alle Ferrovie dello Stato? Proprio noi lo andiamo a beccare e proprio quando ormai siamo arrivati e scalpitiamo per accedere al bordo vasca!

Meno male mi ero portata le ciabatte! Diciamolo, non è una novità: un paio di ciabatte, come un rotolo di cartigienica, son sempre presenti nella mia borsa: come farei altrimenti quando i lupini ai piedi non mi danno pace? Ma soprattutto meno male mi ero portata la maglietta della squadra. Io ho quella vecchia ma d’altra parte, come mi ha fatto notare Frogman, ciò è perfettamente in linea con una vecchietta come me.

Mi accolgono festosi e con i postumi della serata precedente il Coach, Frogman, Biederman, Beppe e Carletta, la nostra mascotte di peluche. Mi raccontano dei bagordi delle ore precedenti: saranno esentati per i prossimi sei mesi dagli allenamenti con squat di Pippo, visto che hanno tirato su De Andrè a ripetizione. Abbiamo scoperto di avere un Cubista tra noi e un lanciatore di dolci: Biederman, oltre a fare incetta di medaglie, si è specializzato nel catapultare, in questo caso verso il Cubista, pezzi di millefoglie su forchette incustodite e preda al suo agitarsi di mani sui tavoli.

C’è il riscaldamento, che voglia di tuffarsi! Mi butto sul cibo per consolarmi e convinco le fidanzate di Beppe e del Buonarroti, anch’esso nuovo acquisto, a scortarmi al bar.

Facciamo appena in tempo a rientrare per l’inizio della manifestazione; io ovviamente ho ancora un pezzo di cornetto che mi spunta dalla bocca.

100 farfalla; al posto, via! In sottofondo Renato Zero cinguetta di triangoli. Corsia 2 Biederman, corsia 4 Buonarroti, buono l’effetto scenografico delle cuffie sui blocchi. Le teste rosse si tuffano, e ottengono il primo un bronzo con 1’,06”,18, mentre 1’,02”,18 il secondo. E meno male che era fermo da non si sa quanto!

Poi è la volta dei 100 dorso. Qui si affronteranno Babbobrando e il Cubista nella stessa batteria, e in quelle successive il Magnifico, che degna questa specialità della sua presenza solo perché s’è messo in testa di fare l’Iron master… E dire che ai miei tempi di Iron c’erano Margaret Tatcher, gli Iron Maiden e il ferro da stiro. E il metallo il Magnifico in questa specialità raccatta: col suo 1’,06”,63 conquista la medaglia d’argento. Mentre Babbobrando totalizza un 1’,25”,30 e il Cubista, che ballava mentre nuotava perché è più forte di lui, un 1’,25”,66.

Dopo i 100 dorso non potevano mancare i 100 rana e sui blocchi questa volta vediamo: Beppe, che su “Satisfaction” dei Rolling Stones raccatta un 1’,43”,18, Biederman che, accompagnato da “Seven Nation Army” degli White Stripes, arriva in 1’,21”,35 e il Coach che tra una samba (“Màs que nada”) e l’inno dei mondiali porta a casa l’oro in 1’,20”,07.

A questo punto il dj deve essersi tuffato, perché non si è più sentita volare una mosca fino ai misti. Così per gli affollatissimi 50 stile libero la colonna sonora erano le bracciate nell’acqua. In questa occasione mi è stata affidata la telecamera della società… ma non lo sanno che ho un’età e c’ho il palletico??? Chissà che ho combinato! In ogni modo la mia parte di film è quella su Frogman, che ha svolto la sua gara in 36”,47, tempo in cui io devo ancora fare la virata…

Il cubista resta sui 30 con 30”,36. Si scende sotto con Babbobrando 29”,69, tempo che gli vale l’argento, fino a 26”,39 col Buonarroti… se si fosse allenato andava sulla luna…ma dato che era calante ha pensato bene di lasciar perdere. E’ come quelli che dicono, mettendosi a tavola, che non hanno fame… Non so se avete presente…

Improvvisamente Ligabue ci dà una scrollata, arriva e balla sul mondo. Sono i 100 misti, il dj deve essere riemerso. Quando si tuffa il Magnifico Giuni Russo canta “Un’estate al mare”, ma il pescecane non le dà il tempo di finire toccando la piastra in 1’,05”,41. Tradotto in medaglie significa argento. In realtà di questa prova avevo realizzato un video col cellulare, ma ho dovuto eliminarlo, perchè si sentono le mie bestemmie mentre mi passa davanti la giudice di gara con i capelli freschi di cotonatuta. Ma dove si credeva di essere, negli anni '60???

Dopo seguono le staffette. Provo malinconia: data l’età avrei potuto disputare l’ultima gara da sola. La verità è che son mancate le donne. La nuova squaletta, Federica (così detta perché Pellegrini della situazione), si è fatta valere il sabato totalizzando più di 1560 punti, arrivando III nei 50 farfalla e I nei 50 rana… Ma la Grisbina ci è mancata moltissimo e con lei i suoi portentosi biscotti. E anche Miki alias “Ahbbella!” (la batezzo così per le sue origini romane), la dorsista della squadra ha risposto “assente” all’appello, mannaggia… La Supernova è a puntare telescopi dalla Francia… Coach Pizzul asserisce imbronciato che la staffetta ci avrebbe portato ancora più punti, ma quella senza donzelle non s’ha da fa’. Una consolante conclusione alla giornata: a quanto pare non siamo solo destinate ad azionare lavatrici. Ragazze sveglia! Gli Squali ci salveranno da un mare di guai!