giovedì 31 luglio 2008

La lotteria della Baronessa Thatcher

3o è un numero prioriale, cioè è il prodotto dei primi tre numeri primi (2, 3 e 5). Perchè dò i numeri? In realtà do il 30 oggi perchè mi sta simpatico. Giù la maschera, simpatico un paio di coglioni, entro negli "-enta"... Anche se tutti i > di 30 mi dicono che se tornassero indietro non vorrebbero tornare a 20 ma a 30, avevo comunque una fifa tremenda di svegliarmi stamani e trovarmi incartapecorita come Keith Richards; per carità, tanto di cappello, ma sembra che il suo involucro epidermico crolli da un momento all'altro lasciando solo polvere... Come dargli torto quando un anno fa disse che le droghe degli anni '70 erano migliori delle odierne? Su di lui gli effetti son talmente evidenti!!! A ciascuno il suo: mia nonna la Chef va per i 79 e mi ha esposto una teoria: la ciccia che le traballa sui fianchi è quella che le avanza perchè rimpicciolisce; il fatto che non faccia attività fisica non c'entra assolutamente niente secondo lei. Poi non si alza dalle sedie e resta piegata con gradazione angolare delle articolazioni pari a quando è seduta ma quella è l'età. Mentre il Sergente, che va per i 76, stamani si è cimentata in acrobazie del calcolo e non essendoci più l'abaco è partita per la tangente: ha messo su un esercito di marmellate che ha disposto in fila sul banco della cucina, in foggia "plotone d'esecuzione", forse le vuol mirare con la strombola, in memoria di 60 anni fa; le ha etichettate e datate. Sul contenuto niente da ridire, "susine", ci sta che siano susine, lo scopriremo dopo, ma per ora ci basta. Sulla data c'è stato un consiglio familiare per stabilirne la corretta interpretazione; metà riportavano "2800", il resto "2,800". In tre barattoli si è riscontrata anche la notazione filoanglosassone "2.800", evidentemente in quel momento il gene Margaret Hilda Roberts in Thatcher stava codificando. Il nucleo familiare però si è trovato spiazzato e ognuno ha dato la sua versione: si trattava della data di scadenza per la mamma (la nonna si sente molto giovane, è sicura di farsi altri 800 anni), per il babbo era il prezzo in lire (ho suggerito di portare il tutto a 3000...), per me era in euro (sono fiduciosa sulla sua capacità di ragionare nella nuova valuta). Ma che venali! Noi a ragionare di quattrini e lei invece, dall'alto della sua terza elementare, che come sappiamo ha fatto dalle suore, intendeva 2008. Sono sicura che ragionava in termini post-euclidei e ce l'ha messo in tasca a tutti. La nonna è avanti, c'è poco da fare.
Ma c'è qualcuno che ha i numeri buoni per il lotto?

martedì 22 luglio 2008

Blog di Coccolino e Regina... il Rotolone!

Anche Coccolino ha un blog, quindi lo segnalo a tutti:


coccolino ha detto...http://kokkolino.blogspot.com/
ti lascio l'indirizzo del mio blog e un paio di mail per contattarmi
quella del blog è
coccolino79@gmail.com


Se ci andrete troverete splendide avventure di automobilisti in cerca di un parcheggio... non è un evento per niente scontato, e potrete scoprire che anche in tale azione potrebbe essere sempre utile avere a portata di mano un ropolo di cartigienica...
Grazie Coccolino!

venerdì 18 luglio 2008

CenZura

Blogger coccolino ha detto...

cosa vorresti dire con impubblicabile!!! guarda che posso riscrivere la vrsione censurata del post!
anzi te la incollo di seguito

"ciao mia marchesa de sade!!! dopo che mi hai fatto leggere il blog ho deciso che dovevo lasciare traccia di me. chi meglio di me puo confermare quello che è accaduto, dato che ero li, presente, parte attiva del gioco sadico di te "marchesa de Sade" e paperoga "contessa del Grillo"???
Mi ci sono ritrovato, tra queste due lingue calde come la brace e taglienti come la lama della spada di Goemon Ishikawa XIII???
Ad un certo punto ho provato quasi imbarazzo, per le sconcerie dette sulla "questione della cellulite" che tu hai omesso di mensionare nel racconto della Vergine Delle Cozze e del Contorsionista Gay di Moira Orfei!!! Si perchè solo se è gay puo avere un culo così sodo con il "Metodo Anticellulite" testato dalla ditta Contessa e Marchesa!!! bhe per adesso è tutto, ci aggiorniamo alla prossima."
ho omesso il poste scriptum, che era la parte più scabrosa!!!
vediamo se almeno questo lo pubblichi!!

16 luglio 2008 6.42

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mercoledì 16 luglio 2008

Altra Roba

Ho dovuto togliere l'omaggio a Isil su Joan Cruijff perchè mi c'è comparso, non so come, altra roba che io non avevo messo. In ogni caso lo trovate qui:

http://www.youtube.com/watch?v=yr1VWSntqRg

Kisses

Commenti Off

Coccolino avrebbe postato un commento, ma è impubblicabile!!!
Grazie comunque!

lunedì 14 luglio 2008

Troppo BBUONA!

Blogger Paperoga ha detto...

Sono infinitamente entusiasta di come hai raccontato in mia vece la vicenda! Sono affascinata dal tuo uso così disinvolto della lingua italiana....ehehehehhehe e non solo!!!!
Continuo a leggerti...sempre speranzosa di novità....
Baciotti...
Vampirella

Tesoro, ma sei Vampirella o Paperoga? O entrambe? O non c'era già una "Pape" tra i volontari? Comunque sei troppo buona, però son contenta che hai finalmente postato!!! Evviva! Scrivici presto, anche noi aspettiamo... a proposito: Massi, quando delizi tutti con le tue avventure portoghesi nel cesso della villa simil-Mateus? Certe cose vanno condivise, e chi meglio di te potrebbe scriverle???
Besotes a todos

domenica 13 luglio 2008

Cozza

Definiamo il setting: una pizzeria di periferia. Rimaniamo con l'articolo indeterminativo per decenza, come al solito. Sono di scena Vampirella, Coccolino, la sottoscritta, il pizzaRolo Joaquìn Cortés e la Vergine delle Cozze. La sottoscritta è stata in realtà solo spettatrice, o guardona se preferite, e infatti considerate che scrivo come posseduta da Vampirella, che in realtà contribuisce per la maggior parte del pezzo e ne è la reale ispiratrice-redattrice; questo tanto per pararsi il culo con i diritti d'autore.
I primi 3 si erano recati sulla scena del delitto onde ordinare e possibilmente ricevere una decina di pizze da asporto, per sè stessi e per i compagni che, a 10 m dal ristoro li stavano aspettando. Li accoglie aroma di pummaròla'n'goppa, cosa che alla sottoscritta provoca un crampo e la costringe ad avviare una pratica che si protrarrà finchè le pizze non saranno ricevute, ovvero sia lo scarto di caramelle offerte ai clienti in una ciotolona sul bancone, e l'introduzione nevrotica delle stesse a ripetizione nel cavo orale, con sbiascicamento di cui Vampirella era visibilmente entusiasta. Per doverosità di cronaca le caramelle erano caramellerossana, una roba antica che mi fa pensare alle zie zittelle nelle case in stile svedese arredate con i mobili di formica, che ti cacciavano in bocca i suddetti cristalli di glucosio&ltre porcherie e ai grandi propinavano il rosolio in serviti appositi di vetro trasparente colorato. Questa attesa perchè? Gli avventorni non erano poi molti. Ma ovviamente perchè i nostri eroi non erano stati cacati pari. Abbiamo calcolato in seguito, a mente fredda e stomaco pieno, che nel disimpegno sostammo più di un'ora. Per fortuna c'erano poltrone e tavolini in vimini, sbagliata la scelta tuttavia di apporvi riviste di bellezza, da cui minaccose, le anoressiche top, ammonivano: "Aò, se te magni a'pizza er lato BB nun te stapiù ner bikini, diventi na'bbuzzecò!" e difronte al tavolo, per aumentare la schizofrenia, la vetrina dei dolci: tiramisù, charlottes e bavaresi, alla facciaccia nostra! Certamente il canto delle discinte sirene in patinata non ci ha distolto dalla nostra missione, forti anche del fatto (grazie Valetudo) che la Bellucci ora lotta per la 46: Monica, noi siamo con te!
Come ormai sarà chiaro noi la ganascia si voleva arrotare sulla pasta e la mozzarella, ma dato che la cameriera faceva la vaga si stava clamorosamente prendendo nel coscino, e arrotare si arrotava, ma sulle caramelle. Una dozzina di caramelle rossana per cena, niente male. Osservando meglio la cameriera però ci furono subito chiare molte cose e la nostra rflessione le è valso il titolo di "Vergine delle Cozze"; cominciamo dai piedi, che tengono su tutta l'impalcatura: la zeppa sugherata di 10 cm, con copertura in pelle nera lucida, non celava l'appartenenza della Virgo ai "tappi"; il grembiule, che copriva solo davanti le gambe lasciandone a tergo la fruizione da sopra il ginocchio in giù data la mini, segnava la vita in soffici roll-on che proseguivano anche in senso infero-superiore in prossimità del torace, su cui fiorivano prosperosi seni, resi evidenti da ciò che solo i più clementi chiemerebbero push-up e scollo; dato il grande effetto che la gravità esercitava sugli stessi, così evidente da far capire la legge di Newton ai più "ciucci" (ragazzi che avete il debito in fisica, sapete dove andare per COMPRENDERE, altro che corsi di recupero!), ci accorgemmo che la tetta era naturale.
Le braccia avevano una notevole circonferenza, sufficente a scoraggiarci da fale osservazioni.
I capelli, corvini, erano stati acconciati in una proto-cauda sulla nuca e in una pinzatura york-shire sulla parete frontale del cranio. Possiamo dire del trucco che non si rattava esattamente di Chanel, diciamo che la madre spirituale in questo senso può essere individuata in Moira Orfei, personaggio che ricorrerà nella nostra storia. Ma quello che diceva tutto era l'epressione del viso: immediatamente questo l'ha relegata nella classe delle "Vergini delle Cozze", gruppo nutrito da signore la cui astinenza dal coito si prolunga a tal punto nel tempo da portare con se il recupero della verginità. L'aggancio con il mitilo trova la sua ragione nella forma a vulva piena del mollusco. C'era solo una banana nella fruttiera effettivamente, l'abbiamo guardata con pietà. Ho proposto a Vampirella di lasciare Coccolino da solo a fare l'ordinazione, ma è stato allora che Joaquìn è balzato sul paloscenico: di bianco vestito, con il trucco che si ispirava allo stesso modello della Cozza, c'ha strappato di mano il foglietto su cui avevamo annotato la nostra "lista della spesa" e dicendoci che ci avrebbe pensato lui. La prestanza fisica scattante, il gesto rapido e la muscolatura glutea simil-carioca hanno offerto varie possibilità alla nostra immaginazione circa la sua idenità:
a. Si rattava di un contorsionista del circo orfei che, con un'ernia vertebrale, era costretto pre la stagione ad arrangiarsi con il forno a legna
b. Era la reginetta del gay-pride di Rio: a forza di prenderlo nel cahapranzi attraverso il conseguente massaggio scrotale ritmico e ripetuto le chiappe avevano assunto una consistenza marmorea; la vera rivoluzione non è l'anticellulite, ma la sodomia... L'ipotesi è stata avanzata da Coccolino. Pare che una certa tradizione monastica la confermi, tra l'altro.
Tuttavia la nostra comanda pareva un codice templare, scritto in fretta e furia; il pizzarolo infatti non c'ha chiappato una mazza e incazzato ce l'ha fatto notare. C'avesse dato il tempo di farglielo presente...
Nel consegnare la mercanzia Cortés invitò: "Prendete pure le caramelle". Diceva davvero o si era accorto che tra meno di una settimana avrò tre nuove carie? Scatta l'ipotesi numero 3 sul suo conto:
c. Abbiamo a che fare in realtà con un siniscalco in ncognito del mio dentista.
Dopo quei sudatissimi 60' e più siamo usciti trionfando con le nostre pizze impilate. Nel frattempo l'unica banana superstite era scomparsa: La Vergine si stava adoperando con la panna per una Split al tavolo 5. Siamo rimasti col dubbio se sarebbe giunta a destinazione.

venerdì 4 luglio 2008

Telefono azzurro

Principessa fa, tra le altre cose, la baby-sitter a un batuffolo femmina di 40 gg. Il fagottino è - come tutti a quell'età- solo apparentemente innocuo-profumato-silenzioso. Il caldo di questi giorni l'ha fatta parecchio incazzare e piangeva come un'ossessa. I trucchi in questi casi si esauriscono presto: la prendi in collo, la trastulli, eviti di farti prendere dall'istinto di passarla sul gas, le fai il bagnetto trillando "vieni ammore, si fa ciàcià nell'acquina!", poi sai benissimo che il "ciàcià" equivale ad avere il niagara nel bagno e allora devi stare attenta a non pattinarci e romperti l'osso del collo, ancora utile. Avendo esauriti questi metodi e seguitando la pezzettina a frignare, tanto che era diventata fioca, rossa come la sua tutina (oddio! Ma forse era un camaleonte!), Principesa ha levato le orbite al cielo, imprecando in sovraimpressione immagino io, ma non si è fatta prendere dal panico, come invece avrei fatto io, bestemmiando in decibell che avrebbero coperto il pianto della bambina, mettendomi a piangere pure io e chiedendomi perchè le cicogne non restano nei propri nidi ogni tanto, o invece di guardare sotto i cavoli uno non si faccia bastare le vetrine delle strade. Ma la nostra puericultrice ne sa una più del diavolo, ha preso quell'ammasso di ciccia strillante e l'ha adagiata sul lettone, spogliandola. S'è chetata all'istante e faceva la cyclette guardando beata il soffitto. Dopo 5 minuti però ha capito che l'antifona finiva lì e allora s'è incazzata di brutto; chi, sentendosi preso per il culo, non si incazzerebbe? Voglio dire ragazzi, patti chiari e amicizia lunga e poi via, prendere in giro un'infante! Che crudeli! Insomma la nostra futura donna non ha fatto discorsi, ha attaccato la sirena e, dato che s'era riposata la gola nel frattempo, ha tirato uno strillo (a quell'età non si urla, si strilla), da temere che i vicini chiamassero il telefono azzurro... Principessa, colta alla sprovvista, l'ha tirata su e, appena 1 cm fuori dall'asciugamano apparecchiato appositamente per la neonata, ha zampillato una pisciata che nemmeno la fontana di Trevi, con il risultato implicito di battezzare il letto; un lavoro fatto coi fiocchi, la bambina per questo va lasciata fare, sa il suo, e non ha risparmiato nemmeno una fibra del copriletto nuovo nuovo: ma che amore! Ovviamente non ha smesso di vocalizzare manco un secondo. La grande ha dovuto cedere ed è corsa a prendere il ciuccio. Immagino i lacrimoni tra quqlche mese, quando la madre vorrà toglierle questo vizio, e la piccola capirà che le cose belle della vita o sono immorali, o sono illegali o fanno ingrassare.

martedì 1 luglio 2008

Be_A_st wishes for your wedding!

E' tempo di matrimoni. Auguri a tutte le giovani coppie! Per inciso, comunque, figlioli, una preghiera: oh voi che mi siete amici, se mi vedete in siffatte situazioni vestita di bianco pronunciante "SI" davanti a un babalau con la fascia tricolore al petto, lo sapete: una punturina e via!
A tal proposito ho un aneddoto, passatomi dal Matador. E' anche grazie al contributo di eventi simili che accolgo benevolmente il nubilato. Insomma, lo zittellaggio, dato che il nostro sondaggio ha decretato che questo publique preferisce la parola "zittella" a "single", e sottoscrivo.
Correva l'anno... sapete che non ne ho idea?! Diciamo, qualche tempo fa, un fine settimana di canicola degno di beduini inclinati verso la Mecca, in cui se hai una "bambina" con le gambe tatuate "Micheline" o "Bridgestone" che ti aspetta in garage (un "motumme", avrebbe detto mio nonno), non puoi che inforcarla e aprire gas pettinando le curve con il ginocchio e/o il gomito come spazzola e la marmitta come phon. Insomma uno di questi sabati o domeniche - non è ato sapere il giorno esatto - un amico del suddetto Matador, il Baldo Milko, noto anche come "Milko, il lillo che invoglia", slogan con cui aveva riempito i muri della periferia convinto che alla fine qualche ghiozza avrebbe abboccato, per l'assonanza del suo nome con una nota marca di cioccolato, di pelle dainese vestito, autentico cavaliere della sua "Gengiva" Mito scorrazzava beato per le strade che costeggiano lussureggianti le nostre colline, cornice estatica al nostro ridente centro. Dopo il panino sul Muraglione, gustato con ancora la brezza -che dico- i 27 nodi addosso, ad un semaforo affiaca una macchina di sposini novelli, freschi freschi, si fa per dire, evidentemente senza aria condizionata dati i finestrini giù, pur nel macchinone delle grandi occasioni, con i fiori già appassiti e le cosce fasciate in bianco strette nelle giarrettiere imploranti "Pietà!". Il nostro si voleva proporre quale ultimo salvatore, giacchè si poteva deurre che alle parole "Chi ha da dire qualcosa lo faccia ora o taccia per sempre" dell'officiante la cerimonia non fosse volata una mosca, probabilmente preso da un senso di pietà; sarà stata la vista dei seni -"dall'inequivocabile potenza espressiva" com'ebbe a dire agli amici la sera stessa - stretti nel bustino tempestato di perle, o forse mosso dall'ebrezza delle accelerazioni ripetute che ne animavano la loquacità, il garrulo motociclista esclamò rivolgendosi allo sposo:
"Un tu crederai mica di trombarla solo te!"
Il monito fu chosato da una partenza con impennata, che antropologi scaltri interpreterebbero come riferimento all'erezione non aiutata da cardiotonici.
Giovini fidanzatine, è inutile che ricorriate alla ricostruzione dell'imene o che sgozziate una gallina passandola sul lenzuolo del nuziale talamo: può esserci sempre un biker in agguato pronto a sgommare sul vosro velo fresco di sartoria; a proposito, l'incidenza di tale rischio decresce bruscamente nei mesi invernali o nelle ore di proiezione della moto GP, occasioni in cui trovamo tali galanti cavalieri rintanati in casa, incollati alla TV o presso i circuiti stessi dove hanno luogo tali competizioni. Un altra soluzione può essere parzialmente offerta dal mettere la fede al dito di uno di questi, con la possibilità però di ritrovarsene uno squadrone intero... La questione si fa spinosa: guidare le spose stesse le moto, ecco! Tranquille, i migliori stilisti stanno già pensando a un abito double-face adatto all'occasione.