venerdì 28 dicembre 2007

La bibbia della camporella

DA LEGGERE CANTICCHIANDO VOLA COLOMBA BIANCA VOLA POSSIBILMENTE CON GORGHEGGIO
Pianeta terra chiama Valetudo
Valetudo rispondi... Crrr... Crrr..
Scomparsa dal radar...
Se a semo ggiogata!
Grande Vale, vola, vola più che puoi, non temere cara, c'è sempre un aliseo in giro da qualche parte pronto a farti volteggiare...
Il blog è anche suo, va detto, perchè ispira moltissimi pezzi che butto giù... E' ovviamente di tutti, in un certo senso, perchè se non ci foste voi a leggere sarebbe come una pianta che non sboccia su e resta nella terra....
Passiamo al bollettino realizzato in collaborazione con l'istituto superiore di endocrinologia di Frittole.
Date le festività, la primavera che si avvicina (?????), la difficoltà nel tenere a bada gli ormoni (!!!!!!), l'impossibilità di trovare qualcosa di decente alla tv, la rigidità invernale, registriamo un notevole aumento di audaci incontri, che non trovano però un corrispettivo nell'adeguatezza dei luoghi dove vengono consumati, dato anche che la nostra generazione è costituita per lo più da precari che sicuramente non possiedono un boudoir o scannatoio che dir si voglia di loro privata proprietà, ma è grassa se hanno una macchinuccia sotto il culo, non sempre dotata di sedili reclinabili però.... Quindi mi rivolgo a loro, ai GGGIOVANI, come il papa all'angelus. In tempi di magra come questo può essere utile avere qualche ecumenico consiglio...
Se vi trovate in una serata "Reclinabile-style" potrebbe essere utile tenere a mente qualcosa...
Ad esempio uno magari non ci pensa ma magari può succedere che nell'ambiente ristretto dell'abitacolo possano condensarsi
 a. (se fortunati) profumi
 b. (se nella media) odori
 c. (se sfortunati) miasmi
 che nel culmine del momento potrebbero arrivare ad essere ferini, richiamando la fauna autoctona e invasa, quindi regola numero 1 non aprire i finestrini. Se la macchina è vecchia e ci sono spifferi è auspicabile avere a portata di mano del nastro isolante; mi rendo conto che sia disagevole farlo entrare nella pochette ma niente paura: debitamente decorato può diventare un grazioso braccialetto. Questo ci porta dritti alla regola numero due: se è vero che i finestrini devono essere sigillati può essere utile, anzi vitale fare molta attenzione in alcune circostanze: ad esempio, se notate che il partner seguita ostinato a indossare i calzini nonostante le vostre occhiatacce stile "cazzo fai imbecille?!", non vi arrabbiate, ma ringraziatelo per non farvi dubitare di trovarvi in un caseificio e per non far appassire l'arbremagique che tanto avete impiegato a scegliere. Sareste giustificati solo se il colore dei calzini è bianco... confidiamo per ciò nella complicità della notte. Quindi regola numero due non insistere nel far togliere i calzini soprattutto se la persona indossa scarpe da ginnastica.
Se possedete una mirrorball attaccata allo specchietto/maniglie toglietela: l'effetto culla/centrifuga, potrebbe farla riflettere richiamando occhi indiscreti.
Creare paraventi con maglioni attaccati ai finestrini non è efficace, non chiudono bene e si muovono... molto meglio i vecchi giornali: la repubblica copre meglio, buono lo spessore, forse però altri quotidiani sono più maneggevoli.... Scatta la top ten per la stampa migliore: scrivete ed esprimetevi!
Nella posa detta "a smorza candela" è sconsigliato fare leva sulla maniglie, potrebbero staccarsi: affidatevi ai vostri muscoli, abbiate fiducia in loro, potrebbero stupirvi con effetti speciali.
Se il veicolo è da battaglia e viene lavato meno di una volta l'anno ricordatevi di controllare se siete in pari con i richiami per l'antitetanica.
NON DIMENTICATE MAI IL CONDOM: LA PILLOLA PROTEGGE SOLO DALLO SFIANCAMENTO DEL PUNTO VITA, NON DA ALTRI MOSTRI. 
Se il condom è ritardante per lui e stimolante per lei occhio a metterlo al contrario: in tal caso il rischio di concludere la serata seduta stante sarà pari al 99,9%.
Se avete un rosario/crocifisso/santino attaccato potrebbe incendiarsi: rimuovetelo o copritelo.
Assicuratevi che i sedili anteriori siano ben fissati, potrebbero muoversi facendovi scivolare sul più bello (sia mai che si casca come la Signora Longari!).
Ma al di là di tutto questo, non è che abbiamo qualche anima pia che presta/affitta il garage?

Uccelli di rovo

Dio esiste? Oppure discendiamo dalle scimmie? Normalmente sono più propensa a quest'ultima possibilità, ma lo credo con un andamento periodico, nel senso che ne sono fermamente convinta un attimo prima di varcare la soglia dell'estetista dopo che son passati più di 30 giorni da che non ho compiuto la medesima azione, ma appena esco ne dubito fortemente. Sento il bisogno impellente di lanciare un dibattito: ceretta o rasoio? La lametta te la porti nella borsetta, ci puoi tentare un suicidio, è economica e la fai quando ti pare, ma dopo pochissimi giorni chi prende contatto con gambe trattate con questa sorta di decespugliatore ha la sensazione di essere un partigiano che si dà alla macchia... Ecco forse come è nato il romanzo Uccelli di rovo. La cera invece è cara, non te la puoi fare troppo spesso (devono intercorrere almeno 3 settimane tra una depilazione e l'altra) sennò il pelo va in doppia crescita (pure doppia no e che cazz!), poi l'estetista non sempre ha posto e inoltre fa un male boia è inutile dire che è un attimo, una sega ci si sta un'ora dentro se ti va bene, però è un ottimo peeling naturale e l'effetto carta vetrata è scongiurato, oltre al fatto che alla fine ti becchi un bel massaggio con oli tonificanti e profumatissimi... che si sceglie? Mi sta a cuore l'argomento perchè penso di aver messo in cera molti soldi, forse il sufficiente per una vacanza di una settimana a Cuba, e  a quanto pare all'altro sesso non gli frega poi così tanto, sembra che ci si badi più noi a queste cose, come a tante altre (peso, capelli, etc....)... Quindi tutti quegli studi accurati che vedono il guardaroba fuoriuscire dall'armadio e invadere la camera, consulenze live con parenti e astanti e telefoniche con amiche pazienti, o discussioni glam con profumiere per scegliere il look per uscire e sgnoccare a tutta randa parrebbero inutili secondo questa teoria... A coa mi serve fare le pulizie sul tacco dell'8 se poi a questi broccoli dei maschi non gliene batte una benemerita? Siamo davvero schiave della fuffa? Da domani indosserò i tacchi solo per me stessa... EGOISTE!

Don't Touch my BOA

Ci stiamo già mobilitando per il Carnevale... quest'anno c'è venuto in mente di vestirci da decenni.... dato il mio taglio di capelli mi sono riversata sugli anni '20, anche se l'idea di fare Samantha Fox e Joe Squillo con la Diva per gli 80s era gagliarda... in realtà quella dei capelli è una scusa, li ho scelti perchè avrò l'onore di indossare un boa.... c'è un precedente: più di 10 anni fa avevo già sfruttato questa maschera... perdendo il suddetto accessorio... non capivo nulla, ma come si fa a perrdere i boa... deve diventare la tua ombra... tra l'altro è stata mammà a ricordarmi l'accaduto.... Le ho promesso che quest'anno non succederà a costo di rimanere gnuda con solo il boa addosso! Il problema ora è che lavoro far fare all'estetista: in che foggia si facevano l'inguine negli anni '20? Chi lo sa è pregato di contattarmi, fuori dalle ore dei pasti.

mercoledì 19 dicembre 2007

Ombrello

La saggia Valetudo mi ha consigliato la visione di un clip che ha del messianico; date le caratteristiche non posso esimermi dal proporvelo, lo trovate qui:
Premetto che è un pò lungo, ma merita, anche perchè offre un'alternativa molto interessante sull'utilizzo tradizionale dell'ombrello, da sfruttare in quelle giornate in cui piove, poi smette e non sai dove cacciarti il suddetto.
Devo accudire il mio nuovo Mac, Eva/Ivo, il biberon è pronto! Ho messo un fiocco a forma di mela sul portone di casa e telefono anche 3 volte al giorno a mia madre per sentire se mi prende le giuntine che lascio... Forse mi asseconda perchè non l'ho mai chiamata così assiduamente...

domenica 16 dicembre 2007

apparte

apparte si scrive a parte lo so, ma m'è scappato!!! Ahimè!

The Who

E' auspicabile leggere il testo ascoltando il brano Who are you:
http://it.youtube.com/watch?v=JgQqnzdVqJk

Mi sto accorgendo che questo catafalco non edita in Georgia manco po'o'cazz, e va buò, mò non tenghe voglia di appicciarmi... la femmenona è sempre in agguato... stavo pensando che per tutte le mie identità il giorno che dovessi comprare una macchina mi ci vuole uno scuolabus... e riflettevo sul fatto che riscontro "tratti di personalità" di ogni tipo patologico... vorrà dire qualcosa?
Oggi son produttiva sull'identità perchè ieri sera mi hanno fatto una domanda a bruciapelo che non mi aspettavo ovvero: "Si, ma insomma, apparte i tuoi studi, te chi sei?" Peggio che se mi avessero chiesto "Quanto pesi?" In entrambi i casi l'unica cosa certa è che non ho risposta, ma mentre per la prima una vaga, cupa sensazione è presente, per la seconda mi rendo conto di non averne la minima idea. 29 anni per scoprirlo, non c'è male... Una domanda davvero sfrontata, ora che ci penso... ma come si permettono??? Il male è che non gli potevo dire "Lei non sa chi sono io", uno perchè gli davo del tu e due perchè manco lo so io, ma su questo particolare uno può dissimulare...
Quindi va da se che se mi ferma la municipale non so proprio la patente di CHI dargli...

giovedì 13 dicembre 2007

Brioche

Ho appena finito di leggere un libro fantastico di Enrique Vila-Matas, Bartleby e compagnia, che è un'apologia dei seilenzi letterari a cui molti grandi della letteratura si son dedicati, da Wilde a Tolstoj senza farsi mancare nessuno. E' stato trionfalmente scoraggiante leggere questa citazione di Schopenhauer:
" I libri cattivi sono un veleno intellettuale che distrugge lo spirito. E siccome la maggior parte delle persone, invece di leggere il meglio di quanto è stato prodotto nelle varie epoche, si limita a leggere le ultime novità degli scrittori in circolazione, il pubblico sprofonda ancora più giù nel proprio fango".
Dopo tanto incitamento ogni aspirante scrittore corre a prendere carta e penna, o meglio a mettere le mani sulla tastiera, e sentite questa di Beckett: "Persino le parole ci abbandonano" e con questo ho detto tutto. E' da suicidio.
Mi dico allora che uso questo spazio come un cesso emotivo, che mica aspiro al nobel e quindi ok, posso anche tirar giù questo flusso di coscienza, e vi confesso che a volte non ho manco il tempo delle virgole, ma per dare fiato a chi legge (io stessa in primis alla fine) non posso esimermi dal mettere anche quelle e penso che l'importante è che resti almeno l'entusiasmo per i punti esclamativi, la forza per i punti e a capo, la sfrontatezza per i punti interrogativi, la sfacciataggine per il punto e virgola e il coraggio di sinonimi obsoleti, bislacchi e disueti. Simenon era uno che scriveva un botto, una cosa dietro l'altra, neanche una settimana per un romanzo; due bottiglie ogni ottanta pagine... non ci siamo, ancora sono astemia! eppure mi sembra di aver prodotto una valanga di roba come quando sei stitico e finalmente scarichi qualcosa che ti sembra un elefante, poi ti accorgi che i 5 centesimi son più grandi... Sono facilmente illudibile: stamani ho letto una pubblicità che diceva che fare colazione con brioche e cappuccino fa dimagrire, mi son lasciata convincere subito e sono infilata dritta in pasticceria, a stento parcheggiando la bici fuori; eppure sarebbe stato bello entrare dentro pedalando, tirare un'inchiodata al bancone e fare la comanda. Magistrale direi. Ma la brioche sarà più dimagrante alla marmellata o alla crema?

lunedì 10 dicembre 2007

Lo Straccetto di Valetudo e la Zanzara del Sergente

La foto di Salzburg ritrae lo straccetto della laicità che ha trovato una dimora. Fa parte della campagna inaugurata da un ascoltatore di Controradio avversa all'ingerenza a gamba tesa dell'ecclesia in ciò che non la compete. Ovviamente ho aderito portando lo straccetto attaccato allo zaino/macchina/bici/finestra ed esportandolo appunto. Qui ci trovavamo con la mia compagna di viaggio Valetudo (la chiamerò così perchè la sua saggezza fa sempre bene alla salute - io son la Genoveffa, ma questo ha a che fare col Gazza...), sul Kapuzinerberg (a li mortacci sui per salire fino in vetta!), insomma con la lingua in terra cercavamo un luogo dove seminare di laicità la nostra tre giorni; appena vista la cassetta delle offerte nella chiesa ho pensato che la laicità fosse il regalo migliore che potessi fare alla chiesa, et voilà la foto. In un paese dove al tg dicono cosa abbia detto il papa all'angelus francamente siamo lontani dalla laicità, e pensare che in Spagna quasi tutti frequentano le scuole dalle suore ma poi sono liberi (le figlie di Maria le prime a darla via) e infatti hanno esteso la possibilità di sposarsi anche ai gay. Ognuno deve essere libero di credere in ciò che vuole, non è che uno toglie qualcosa alla comunità cattolica se due persone dello stesso sesso si sposano, ma allarga questo diritto - sacrosanto appunto - anche a loro, come quello delle coppie che vogliono avere figli sani di manipolare gli embrioni in vitro. Insomma credo che le imposizioni siano ingiuste e quei tonaconi è qui che sbagliano; se impongono non hanno rispetto, allora io li chiamo tonaconi, ovvia!
(Premetto che non sono battezzata e sono cresciuta in una famiglia di atei bestemmiatori folli di cui ho ereditato a pieno il gene - carattere dominante a trasmissione verticale) quando la maestra in II elementare ci spiegò Martin Lutero a me tornava tutto, mi pareva un autentico ganzo ad aver fatto la bibbia per tutti, allora all'interrogazione, quando mi chiese che fede si professasse in Italia io risposi che eravamo protestanti, ma con una faccia della serie: "Maestra, ma che domande, ovvio no?!"
Ma la più bella a scuola la fece mia nonna, alias il Sergente Platinato (una donna di 1 m e 45 cm con il carattere che Hitler era spiritoso e con un casco d'oro alla Caterina Caselli): le chiesero quale fosse la capitale della Russia; parte l'orchestra dei suggerimenti in un coro di "Zzzzzzzzzzzz" "Zzzzzzzzzzzz", al che lei fa 2+2 e urla: "Zanzara!"
Era fissa dietro la lavagna.

Bergasse, 19

Dai e dai mi sono decisa e sto provando ad aprire questo blog. Non mi azzardo a dire che lo faccio con certezza perchè ignoro il processo per cui dallo spippolare su questi tasti riesca a comparirmi tutto sul monitor e figuriamoci poi sugli altrui... Dice che è roba di codici binari... Va bè, lo sapranno loro...
Questo blog nasce grazie ad Aldina, che forse scherzando mi ha chiesto perchè non ne aprissi uno, bè, tant'è, ormai è fatta! Nasce anche dall'esigenza di trovare uno psicanalista gratis, impresa impossibile in questo evo di inflazione alta e con un grosso tasso di laureati in psicologia giovani e con un affitto da pagare ("bamboccioni" direbbe qualche faccia di m...!). Avevo la Moleskine, ma oggi fa più fico il blog ;P
Mi piacerebbe uno spazio di condivisione, perchè srivere sulla Moleskine è facile, il difficile è stare con gli altri, esser gettati in questo mondo, un pò sempre alla rinfusa, senza prove generali.
Ogni riferimento a persone o cose NON è casuale, quindi userò pseudonimi: non voglio mica esser citata in giudizio così subito subito!
Mi ha esaltato trovare il carattere "Georgia", mi fa pensare alla Adelphi e mi fa sentire un pò Kundera (modesta la ragazza!), si diamoci un tono! Il Georgia è lo Chanel N°5 dei caratteri, ma c'è un problema: come si fa a dormire vestite solo di una goccia di Georgia? Che lettera scegliamo? Io forse partirei dalla K che in italiano si usa solo d'estate per il Bikini e in primavera per la prova del suddetto che crea diverse tragedie. E' una lettera che si sente un pò sola, pensiamo alle rubriche del telefono che alle pagine di jk restano sempre vuote e le mettono pure insieme, per lo meno tra di sè si fanno compagnia, come se aspettassero l'autobus insieme, ma se una c'ha l'i-pod siamo già fritti, speriamo che quell'altra gli chieda almeno un chewing-gum; ma s'innamoreranno o stanno lì a quell'umido perchè ce le abbiamo messe noi per forza? E per tornare al pijama (scriviamolo con la j poverino!) ora resta il problema se K maiuscola o k minuscola...