giovedì 27 novembre 2008

Electrical Lancet

Si parla di nuovo di chirurghi... le fanno troppo grosse: non è colpa loro, li disegnano così!
La ferrista vide il primo chirurgo schizare dal tavolo e contemporaneamente sollevare il camice, alzarsi la casacca, tirarsi giù i pantaloni e le mutande, prendersi il pisello in mano e soffiarci sopra. Non le fu difficile intuire che il campo operatorio bagnato aveva costituito un ottimo conduttore per il bisturi elettrico. Il malcapitato si trovò una bella flittena sul membro. E fin qui... tutto ha la sua logica. Gli amorevoli colleghi, volendo assitere psicologicamente la moglie dell'infortunato, nell'intento di prepararla allo "spiedino" ed al conseguente periodo di pausa dai doveri coniugali, non esitarono a telefonarle a casa e premurosi ad avvertirla:
"Quando Tizio tornerà a casa ti racconterà una cosa... ma tu non credergli, in realtà è perchè lo usa parecchio."
La tregua alle molle del materasso del talamo nuziale superò ampiamente la convalescenza.

Gioca gioca al dottore...

Il chirurgo in sala, furioso e maleducato come al solito, apostofante la ferrista con i peggiori epiteti che, sempre serafica, riceveva con un condotto uditivo e risputava dall'altro senza farsi attaccare da nulla, era solito vociare:
"Madonna di qui, Gesù di là, accidenti a questi cazzo di ferri cacciateli in culo!"
Un giorno, due giorni, tre giorni, e lei sempre nulla. All'ennesimo: "Madonna di qui, Gesù di là, accidenti a questi cazzo di ferri cacciateli in culo!" la risposta pronta e compita lo disarmò:
"Non posso Professore, ho ancora quelli di ieri"

Oltre Kubrik

Diventare schizofrenici lì è questione di un minuto. Non è Dachau, è un semplice bar. La proprietaria miete cameriere provette volenterosissime a dozzine per mese. Soprannominata formalmente Eyes wide shut, in quanto convinta di avere l'occhio clinico, è ufficiosamente nominata Shining, per rimanere in tema kubrikiano, dalla dipendenza che passa sotto le sue forke kaudine. Il regista in questo caso è stato superato; se l'avesse mai conosciuta non avrebbe potuto realizzarci nessuna pellicola: la realtà è ben oltre.
In quei 35 mq scarsi e antichi, come scalini e dislivelli, valenti il titolo di “Esercizio Storico”, mettono alla prova l'equilibrio delle tazze sui vassoi transitanti dalla cucina ai tavoli, così troviamo costantemente sotto torchio le connessioni neurali di chicchessia, clientela compresa; infatti alcuni dei più assidui e affezionati, più che altro al luogo che ispira nonostante tutto un'aura magica, sono soliti informarsi della di Lei presenza e solo ricevendo risposta negativa si trattengono.
Sui tavoli oltre che mangiare si può leggere il giornale, se Lei non l'ha requisito, o ascoltare una ristrettissima selezione jazz, classica contemoranea alternativamente alla radio, rigorosamente una sola stazione e sempre quella, da dove rauchi proclama delle news convinti di avere la verità in tasca te la propinano tale e quale la credono.
A seconda che i deretani adagiati sulle sedie siano di quella piuttosto che di quell'altra nazionalità ricevono un trattamento eterogeneo sia nei termini della somministrazione delle pietanze che del conto, il quale va senza nessuna eccezione eseguito su una macchinetta scassata, che farebbe bestemmiare anche un francescano, prima di batterlo sulla cassa. L'arnese ha un difetto sul tasto della virgola e dello zero, notoriamente i pulsanti più digitati. Al minimo errore va spento, riacceso e occorre ricominciare da capo. Ovviamente a questo sono adibite le ragazze in prova, a Lei resta il pieno controllo della parte fiscale. Guai a toccare la cassa di propria iniziativa. Neanche se è Lei a chiederlo: ti sta solo mettendo alla prova.
E' vero tutto e il contrario di tutto:
h 14.00: "Se due persone sono insieme piatti e cucchiaini devono essere uguali, anche se il negozio è pieno"
h 14.07: "Macchè fai? Quando hai furia fregatene dei cucchiaini uguali!"
h.16.35: "La priorità adesso è fare la lavatazze, non ti muovere da lì mi raccomando!"
h.16.36: "Sbrigati! Se ti chiamo devi lasciare qualsiasi cosa stai facendo e segiurmi come un segugio!"
Una delle prime cose che Shining è solita spiegare ai nuovi acquisti è che le fruste per montare la panna vanno cambiate ogni volta. Un giorno ce n'erano due gocciolanti di zucchero e quant'altro; accingendomi a cambiarle Lei mi guarda, alza il sopracciglio (solo il sinistro, bruttissimo segno) sopra il naso aquilino e gli occhiali a gatto neri con tanto di brillantini Orsomando-style, afferra il mio braccio, lo stringe e me lo spinge verso la ciotola con la panna dicendomi:
"Posso dirti una cosa senza che tu ti offenda?"
"..."
Sorridendo melliflua:
"Ragiona quando fai le cose"
Inutile narrarvi che in sovrimpressione è passata la scritta: FANCULO TE E LE TUE FRUSTE DEL CAZZO!
Poi con i clienti ti elogia e ti viene il dubbio che lo faccia perchè non gli hai mollato un gancio perfettamete consapevole che se lo sarebbe meritato.
Dubbi e pensieri impronunciabili appena descritti non sono che i primi sintomi del burn-out che coglie la lavoratrice alle prime armi. Segni di una conclamazione più avanzata sono rappresentati:
1) Dal raptus di slacciarsi con veemenza il grembiule al banco, con i tavoli saturi (il pubblico in questa dinamica gioca un ruolo fondamentale, di voyerismo direbbe un freudiano) a un Suo qualsiasi appunto per piantarla in asso con le teiere in ebollizione e il latte strabordante, nonchè la macchina del caffè sul punto di soppiare. Nei più esibizionisti l'immagine è corredata dalla variante di denudarsi completamente allo sciogliere il grembio, ricevendo i migliori applausi degli avventori.
2) Dall'idea ossessivo-compulsiva di infilare la Sua testa nella lavatazze e sbattere lo sportello fino alla decapitazione.
3) Dall'intuizione di telefonare al locale col cellulare e, camuffando la voce con una delle patate della cucina, annunciare che una bomba sta per detonare nel medesimo.
4) Dalla premeditazione di farLe assaggiare tutti i Suoi prodotti fino ad ottenere livelli della glicemia compatibili solo con il coma diabetico.
5) Dalla fantasia di servirla cotta e sminuzzata al posto della composta di frutta sullo yogurt (biologico) e i muesli.
Pur manifestando tutti questi segni e più altri, che posso riferire solo sul lettino dello psicanalista, ho continuato a frequentare tale luogo ameno. La goccia che ha fatto traboccare il vaso stato il proto_frisby, di cui Shining si èdimstrata un'autentica appassionata. Si tratta di schiantare piatti/bicchieri/tazze (tutto, purchè fragile) al suolo, dando un'ampia mano con una spinta "a siluro" all'accelerazione gravitazionale; in genere l'oggetto viene scortato con porkemadonne degne dei più robusti filibustieri del mugello-valdisieve e del chiantigiano, che non ha la funzione di preservarne l'integrità sfidando il gesto, bensì di assicurarne la distruzione per polverizzazione. Si capisce come tale sport, ove praticato con piatti, raggiunga il suo acume. E tanto si è prodotto l'ultimo giorno che ho lavorato con Lei. La Signora era incazzata con la ragazza della mattina che aveva lasciato il frigo "in un marasma indecente", ovvero con il contenuto a 5 mm da come lei diceva. Ha anche avuto il coraggio di dire, riferendosi a questa fanciulla, che aveva sicuramente la luna storta, aggiungendo con indiscussa eleganza e sobrietà: "perchè si vede che gliel'hanno leccata male!"
La Scarlett avrebbe detto: "Senti chi parla?! Bella fica te!"
Neanche la vista seguita dalla ricezione della magra paga, naturalmente effettuara in modalità "al nero", ha contribuito alla mia drastica e "sofferta" decisione di darmela a gambe levate. Anzi, prendere contatto con ciò che poteva essere il risultato di un furto dalle offerte in chiesa mi ha fatto incazzare acora di più. Mi son detta che non era il caso di correre il rischio che qualcuno la trovasse impiccata alla cordicella del cesso. Ogni persona che se ne va è un miracolo che si perpetua, un'epifania che La salva; ode al dio delle pezze al culo, squattrinato ma libero, osanna madonna libertate, che ci fai andare scalzi ma fieri e a testa alta.
L'occhio clinico che possiede è andato oltre Lei stessa: tutta la sua prole è indiscutibilmente strabica.

lunedì 24 novembre 2008

Grazie Marty!!!

"XI - FCT"

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Blogger martjna ha detto...

I miei complimenti Ilenia..al solito i tuoi post sono eccezionali!!sto ancora ridendo per tittituttatette!!

14 novembre 2008 8.14



Grazie di cuore cara! In bocca al lupo per tutto e fammi sapere!!!

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giovedì 20 novembre 2008

La Rivoluzione Bruna

E' stata annunciata da Nature (mica da Cioè, con tutto il rispetto) una svolta, si parla di energie rinovabili, potrebbe essere in atto la Brown Revolution... No, non si tratta ancora di Obama.. a proposito ho visto un manifesto del PD con Barak sopra: oh che si candida anche qui? Alle primarie fiorentine magari... Si baterebbe cmq contro uno sceriffo... Torniamo alla principale: uno scienziato ha preso il nobel perchè ha inventato il sistema x trasformare in biocarburante la risosa più abbondante che ci sia, ovvero i 250 miliardi di tonnellate anne di esrementi umani: il letame degli "allevamenti" staunitensi fornirebbe abbastanza metano da generare 68 milioni di megawatt l'anno. Si annuncia anche (Science) l'avvento di nuovi batteri anaerobi che digerirebbero i rifiuti fecali; ovviamente tutto transgenico.
Diversamente da solare, eolico e geotermico, il kilowatt da biomassa costa meno, frena l'inquinamento delle acque, rispetta il paesaggio.
E ora tutti sul vasino!

venerdì 14 novembre 2008

XI - FCT

Continua la saga dei cazzi altrui. Ieri ero in bici. Una donnina sulla cinquantina, ciclista come me, ma con la meche scialba e la ricrescita maggiore di 2 cm mi sorpassa guardandomi malissimo con occhio ceruleo e inquisitore. Che cazzo vuole questa, dico fra me e me... Dato che c'era una discesa riesco a prendere velocità; non so che avesse lei, forse stava frenando, fatto sta che la sorpasso io, e questa mi grida:
"Tirati su i pantaloni!"
Ok, erano a vita bassa; ok, avevo l'esclusivo slip della collezione tittituttatette modello filo interdentale - rosso 748 -; ok, il mio lato b non è quello di Marilyn, ma saranno stati affaracci miei??? Quindi, dato che amo gli eufemismi, le ho risposto:
"Fatti i cazzi tuoi!"
Pensi alle sue di mutande, la signora. Questo infatti è quello che ho detto, ma se conta anche il pensiero dovrei aggiungere:
"Tromba di più" (molto improbabile con quei capelli, soprattutto perchè dubito che siano in tono con la moquette del seminterrato)
"Vecchia beghina, preoccupati che il catechista del tuo figliuolo non gli tiri i pantaloni molto più giù di come sono i miei... per insegnare la retta via alle pecorelle smarrirte qualsiasi strada è buona e giusta"
Ho immaginato la figlia quindicenne macinarsi un intero reggimento. C'è anche il proverbio: le figlie di Maria, le prime a darla via!
Non posso fare a meno di chiedermi se la signora avesse indossato le mutande, dato che con tanta assiduità si è concentrata sulle mie. Voglio dire, le vendono se le vuole; anzi, la Titti sarebbe molto felice di ampliare il suo bacino clientelare.

domenica 9 novembre 2008

F 1

h 8.00, il bagno di casa.
La madre:
- Cos'è quel livido sul ginocchio?
La figlia:
- Me lo sono fatta col cambio di una yaris

Morale della favola:
Cari produttori di autovicoli, non è il caso che mettiate tutti cambi a cloche??? Ce lo hanno i pazzi della Formula 1, che devono SOLO guidare quegli abitacoli adornati da pneumatici pistoni, non vedo perchè il resto del mondo, che guida-dorme-mangia-telefona-sitrucca-fornica, dovrebbe esserne privato.

mercoledì 5 novembre 2008

Tutti e Stelle e Strisce

El Presidente nero! Paraponziponzipò!
Il 28 agosto 1963 Martin Luther King, nel suo discorso pronunciato a Washington tra le altre cose diceva:
“Io ho un sogno, che i miei 4 figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho un sogno, oggi!”
Il sogno è qui, ora: Barak Obama è il 44° presidente degli Stati uniti d’Ammmmmeriga, attuando una delle profezie di Sir George Bernard Shaw:
“C’è chi guarda le cose come sono e chi si chiede perchè. Io sogno cose che non ci sono mai state e mi chiedo perchè no”.
Le ha tutte Barak; programmi per lo sfruttamento delle energie alternative, riforma sanitaria... facevo il conto.... il numero dei suoi elettori è analogo al numero degli esclusi dal sistema sanitario degli USA, tanto per avere una dimensione del fenomeno; non biascica sgrammaticato come il texano che da 4 giorni non si fa vedere, ma niente paura, quando la moglie Laura finirà le scorte alcoliche chiamerà il servizio in camera! Si è anche sportivissimamente conglaturato con il vecchio John; ma, un momento, queste cose in democrazia sono la routine e si spera che quindi da domani -pardon- da gennaio (quando cioè Obama si insedierà alla White House) siano sempre più frequenti. Non gli manca proprio nulla, ha tutti i numeri, ed è pure belloccio; si, la bellezza, anche quella; qualcuno ha detto che solo lei ci salverà, ed è così da quando una delle modelle + famose della storia che si chiamava Frine e posava per Prassitele, venne accusata di prostituzione e portata in tribunale. Il suo avvocato, anzichè pronunciare arringhe, la spogliò davanti alla corte e lei venne assolta perchè era bella. Con questa assoluzione i giudici stabilirono che la bellezza è una virtù. Di Socrate invece si dice che fosse uno sgorbio; sarà mica per questo che a lui i giudici dettero la cicuta?
Ma questa è un’altra storia.
Sono curiosa di sapere come ha festeggiato Lisa Simpson... E chissà se Sara Palin avrà sparato qualche colpo in aria... o se ha chiamato Sarko al telefono amico...
Mister President, hai un mandato difficile... Sarai all’altezza dei tuoi e dei nostri sogni? Te lo auguro di tutto cuore.
CHANGE WE CAN, CHANGE WE NEED!