lunedì 1 settembre 2008

Erase una vez el amor pero tuve q matarlo

Mica le ho fatte le ferie, anche se sembra. E c'avevo pure da scrive, ma non sapevo da che parte rifarmi. E' la tesi che mi risucchia... E, notoriamente, quando non è un amante a farlo diventa un casino... Eccomi qua. Ho letto un bel libro, vi mando l'incipit, ve lo raccomando tutto però:

"Mi chiamo Rep - diminutivo di reptil, cioè rettile - da quando riesco a ricordare. Sono alto un metro e ottantatrè e peso ottantuno chili (come i cowboy di Marcial Lafuente Estefanìa), ho gli occhi neri e infossati che paiono due canne di fucile pronte a sparare, la bocca sensuale e una verga di 25 centimetri nei giorni più caldi. Non sono un eiaculatore precoce e non mi puzza il fiato, amo tagliarmi le unghie fino a farle sanguinare, ho tracce di acne in faccia e sul culo, denti forti e un odore personale seducente. Son il tipo giusto per l'energica e indimenticabile ripassata che è il sogno di ogni donna. Anche nel bere mi distinguo. Non so ballare nè cantare, ma se quelli che sono capaci sapessero farlo come me sarebbero il top. I miei amici mi chiamano la verga ferita, i miei nemici pallone gonfiato. Sia il nomignolo A che il nomignolo B sono azzeccati, anche se potete immaginare quale preferisco. Sono eterosessuale e possiedo un'intelligenza feroce. Ho avuto ferite d'arma da fuoco, da taglio e da oggetti non identificati. Non ho mai ammazzato nessuno, ma ho portato più d'uno sull'orlo della morte fisica o spirituale. Meglio non farmi incazzare. Ho il cuore acuminato come le schegge di un'esplosione. Non mi piace la gente lagnosa nè le madri che picchiano i figli. Esiste una bella donna di nome Nilda che ni piace un casino."

Da C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo di Efraim Medina Reyes, 1994 - New York

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