giovedì 31 luglio 2008
La lotteria della Baronessa Thatcher
Ma c'è qualcuno che ha i numeri buoni per il lotto?
martedì 22 luglio 2008
Blog di Coccolino e Regina... il Rotolone!
coccolino ha detto...http://kokkolino.blogspot.com/
ti lascio l'indirizzo del mio blog e un paio di mail per contattarmi
quella del blog è
coccolino79@gmail.com
Se ci andrete troverete splendide avventure di automobilisti in cerca di un parcheggio... non è un evento per niente scontato, e potrete scoprire che anche in tale azione potrebbe essere sempre utile avere a portata di mano un ropolo di cartigienica...
Grazie Coccolino!
venerdì 18 luglio 2008
CenZura

cosa vorresti dire con impubblicabile!!! guarda che posso riscrivere la vrsione censurata del post!
anzi te la incollo di seguito
"ciao mia marchesa de sade!!! dopo che mi hai fatto leggere il blog ho deciso che dovevo lasciare traccia di me. chi meglio di me puo confermare quello che è accaduto, dato che ero li, presente, parte attiva del gioco sadico di te "marchesa de Sade" e paperoga "contessa del Grillo"???
Mi ci sono ritrovato, tra queste due lingue calde come la brace e taglienti come la lama della spada di Goemon Ishikawa XIII???
Ad un certo punto ho provato quasi imbarazzo, per le sconcerie dette sulla "questione della cellulite" che tu hai omesso di mensionare nel racconto della Vergine Delle Cozze e del Contorsionista Gay di Moira Orfei!!! Si perchè solo se è gay puo avere un culo così sodo con il "Metodo Anticellulite" testato dalla ditta Contessa e Marchesa!!! bhe per adesso è tutto, ci aggiorniamo alla prossima."
ho omesso il poste scriptum, che era la parte più scabrosa!!!
vediamo se almeno questo lo pubblichi!!
16 luglio 2008 6.42

mercoledì 16 luglio 2008
Altra Roba
http://www.youtube.com/watch?v=yr1VWSntqRg
Kisses
lunedì 14 luglio 2008
domenica 13 luglio 2008
Cozza
I primi 3 si erano recati sulla scena del delitto onde ordinare e possibilmente ricevere una decina di pizze da asporto, per sè stessi e per i compagni che, a 10 m dal ristoro li stavano aspettando. Li accoglie aroma di pummaròla'n'goppa, cosa che alla sottoscritta provoca un crampo e la costringe ad avviare una pratica che si protrarrà finchè le pizze non saranno ricevute, ovvero sia lo scarto di caramelle offerte ai clienti in una ciotolona sul bancone, e l'introduzione nevrotica delle stesse a ripetizione nel cavo orale, con sbiascicamento di cui Vampirella era visibilmente entusiasta. Per doverosità di cronaca le caramelle erano caramellerossana, una roba antica che mi fa pensare alle zie zittelle nelle case in stile svedese arredate con i mobili di formica, che ti cacciavano in bocca i suddetti cristalli di glucosio<re porcherie e ai grandi propinavano il rosolio in serviti appositi di vetro trasparente colorato. Questa attesa perchè? Gli avventorni non erano poi molti. Ma ovviamente perchè i nostri eroi non erano stati cacati pari. Abbiamo calcolato in seguito, a mente fredda e stomaco pieno, che nel disimpegno sostammo più di un'ora. Per fortuna c'erano poltrone e tavolini in vimini, sbagliata la scelta tuttavia di apporvi riviste di bellezza, da cui minaccose, le anoressiche top, ammonivano: "Aò, se te magni a'pizza er lato BB nun te stapiù ner bikini, diventi na'bbuzzecò!" e difronte al tavolo, per aumentare la schizofrenia, la vetrina dei dolci: tiramisù, charlottes e bavaresi, alla facciaccia nostra! Certamente il canto delle discinte sirene in patinata non ci ha distolto dalla nostra missione, forti anche del fatto (grazie Valetudo) che la Bellucci ora lotta per la 46: Monica, noi siamo con te!
Come ormai sarà chiaro noi la ganascia si voleva arrotare sulla pasta e la mozzarella, ma dato che la cameriera faceva la vaga si stava clamorosamente prendendo nel coscino, e arrotare si arrotava, ma sulle caramelle. Una dozzina di caramelle rossana per cena, niente male. Osservando meglio la cameriera però ci furono subito chiare molte cose e la nostra rflessione le è valso il titolo di "Vergine delle Cozze"; cominciamo dai piedi, che tengono su tutta l'impalcatura: la zeppa sugherata di 10 cm, con copertura in pelle nera lucida, non celava l'appartenenza della Virgo ai "tappi"; il grembiule, che copriva solo davanti le gambe lasciandone a tergo la fruizione da sopra il ginocchio in giù data la mini, segnava la vita in soffici roll-on che proseguivano anche in senso infero-superiore in prossimità del torace, su cui fiorivano prosperosi seni, resi evidenti da ciò che solo i più clementi chiemerebbero push-up e scollo; dato il grande effetto che la gravità esercitava sugli stessi, così evidente da far capire la legge di Newton ai più "ciucci" (ragazzi che avete il debito in fisica, sapete dove andare per COMPRENDERE, altro che corsi di recupero!), ci accorgemmo che la tetta era naturale.
Le braccia avevano una notevole circonferenza, sufficente a scoraggiarci da fale osservazioni.
I capelli, corvini, erano stati acconciati in una proto-cauda sulla nuca e in una pinzatura york-shire sulla parete frontale del cranio. Possiamo dire del trucco che non si rattava esattamente di Chanel, diciamo che la madre spirituale in questo senso può essere individuata in Moira Orfei, personaggio che ricorrerà nella nostra storia. Ma quello che diceva tutto era l'epressione del viso: immediatamente questo l'ha relegata nella classe delle "Vergini delle Cozze", gruppo nutrito da signore la cui astinenza dal coito si prolunga a tal punto nel tempo da portare con se il recupero della verginità. L'aggancio con il mitilo trova la sua ragione nella forma a vulva piena del mollusco. C'era solo una banana nella fruttiera effettivamente, l'abbiamo guardata con pietà. Ho proposto a Vampirella di lasciare Coccolino da solo a fare l'ordinazione, ma è stato allora che Joaquìn è balzato sul paloscenico: di bianco vestito, con il trucco che si ispirava allo stesso modello della Cozza, c'ha strappato di mano il foglietto su cui avevamo annotato la nostra "lista della spesa" e dicendoci che ci avrebbe pensato lui. La prestanza fisica scattante, il gesto rapido e la muscolatura glutea simil-carioca hanno offerto varie possibilità alla nostra immaginazione circa la sua idenità:
a. Si rattava di un contorsionista del circo orfei che, con un'ernia vertebrale, era costretto pre la stagione ad arrangiarsi con il forno a legna
b. Era la reginetta del gay-pride di Rio: a forza di prenderlo nel cahapranzi attraverso il conseguente massaggio scrotale ritmico e ripetuto le chiappe avevano assunto una consistenza marmorea; la vera rivoluzione non è l'anticellulite, ma la sodomia... L'ipotesi è stata avanzata da Coccolino. Pare che una certa tradizione monastica la confermi, tra l'altro.
Tuttavia la nostra comanda pareva un codice templare, scritto in fretta e furia; il pizzarolo infatti non c'ha chiappato una mazza e incazzato ce l'ha fatto notare. C'avesse dato il tempo di farglielo presente...
Nel consegnare la mercanzia Cortés invitò: "Prendete pure le caramelle". Diceva davvero o si era accorto che tra meno di una settimana avrò tre nuove carie? Scatta l'ipotesi numero 3 sul suo conto:
c. Abbiamo a che fare in realtà con un siniscalco in ncognito del mio dentista.
Dopo quei sudatissimi 60' e più siamo usciti trionfando con le nostre pizze impilate. Nel frattempo l'unica banana superstite era scomparsa: La Vergine si stava adoperando con la panna per una Split al tavolo 5. Siamo rimasti col dubbio se sarebbe giunta a destinazione.
venerdì 4 luglio 2008
Telefono azzurro
martedì 1 luglio 2008
Be_A_st wishes for your wedding!
A tal proposito ho un aneddoto, passatomi dal Matador. E' anche grazie al contributo di eventi simili che accolgo benevolmente il nubilato. Insomma, lo zittellaggio, dato che il nostro sondaggio ha decretato che questo publique preferisce la parola "zittella" a "single", e sottoscrivo.
Correva l'anno... sapete che non ne ho idea?! Diciamo, qualche tempo fa, un fine settimana di canicola degno di beduini inclinati verso la Mecca, in cui se hai una "bambina" con le gambe tatuate "Micheline" o "Bridgestone" che ti aspetta in garage (un "motumme", avrebbe detto mio nonno), non puoi che inforcarla e aprire gas pettinando le curve con il ginocchio e/o il gomito come spazzola e la marmitta come phon. Insomma uno di questi sabati o domeniche - non è ato sapere il giorno esatto - un amico del suddetto Matador, il Baldo Milko, noto anche come "Milko, il lillo che invoglia", slogan con cui aveva riempito i muri della periferia convinto che alla fine qualche ghiozza avrebbe abboccato, per l'assonanza del suo nome con una nota marca di cioccolato, di pelle dainese vestito, autentico cavaliere della sua "Gengiva" Mito scorrazzava beato per le strade che costeggiano lussureggianti le nostre colline, cornice estatica al nostro ridente centro. Dopo il panino sul Muraglione, gustato con ancora la brezza -che dico- i 27 nodi addosso, ad un semaforo affiaca una macchina di sposini novelli, freschi freschi, si fa per dire, evidentemente senza aria condizionata dati i finestrini giù, pur nel macchinone delle grandi occasioni, con i fiori già appassiti e le cosce fasciate in bianco strette nelle giarrettiere imploranti "Pietà!". Il nostro si voleva proporre quale ultimo salvatore, giacchè si poteva deurre che alle parole "Chi ha da dire qualcosa lo faccia ora o taccia per sempre" dell'officiante la cerimonia non fosse volata una mosca, probabilmente preso da un senso di pietà; sarà stata la vista dei seni -"dall'inequivocabile potenza espressiva" com'ebbe a dire agli amici la sera stessa - stretti nel bustino tempestato di perle, o forse mosso dall'ebrezza delle accelerazioni ripetute che ne animavano la loquacità, il garrulo motociclista esclamò rivolgendosi allo sposo:
"Un tu crederai mica di trombarla solo te!"
Il monito fu chosato da una partenza con impennata, che antropologi scaltri interpreterebbero come riferimento all'erezione non aiutata da cardiotonici.
Giovini fidanzatine, è inutile che ricorriate alla ricostruzione dell'imene o che sgozziate una gallina passandola sul lenzuolo del nuziale talamo: può esserci sempre un biker in agguato pronto a sgommare sul vosro velo fresco di sartoria; a proposito, l'incidenza di tale rischio decresce bruscamente nei mesi invernali o nelle ore di proiezione della moto GP, occasioni in cui trovamo tali galanti cavalieri rintanati in casa, incollati alla TV o presso i circuiti stessi dove hanno luogo tali competizioni. Un altra soluzione può essere parzialmente offerta dal mettere la fede al dito di uno di questi, con la possibilità però di ritrovarsene uno squadrone intero... La questione si fa spinosa: guidare le spose stesse le moto, ecco! Tranquille, i migliori stilisti stanno già pensando a un abito double-face adatto all'occasione.
Sono infinitamente entusiasta di come hai raccontato in mia vece la vicenda! Sono affascinata dal tuo uso così disinvolto della lingua italiana....ehehehehhehe e non solo!!!!
Continuo a leggerti...sempre speranzosa di novità....
Baciotti...
Vampirella