domenica 13 luglio 2008

Cozza

Definiamo il setting: una pizzeria di periferia. Rimaniamo con l'articolo indeterminativo per decenza, come al solito. Sono di scena Vampirella, Coccolino, la sottoscritta, il pizzaRolo Joaquìn Cortés e la Vergine delle Cozze. La sottoscritta è stata in realtà solo spettatrice, o guardona se preferite, e infatti considerate che scrivo come posseduta da Vampirella, che in realtà contribuisce per la maggior parte del pezzo e ne è la reale ispiratrice-redattrice; questo tanto per pararsi il culo con i diritti d'autore.
I primi 3 si erano recati sulla scena del delitto onde ordinare e possibilmente ricevere una decina di pizze da asporto, per sè stessi e per i compagni che, a 10 m dal ristoro li stavano aspettando. Li accoglie aroma di pummaròla'n'goppa, cosa che alla sottoscritta provoca un crampo e la costringe ad avviare una pratica che si protrarrà finchè le pizze non saranno ricevute, ovvero sia lo scarto di caramelle offerte ai clienti in una ciotolona sul bancone, e l'introduzione nevrotica delle stesse a ripetizione nel cavo orale, con sbiascicamento di cui Vampirella era visibilmente entusiasta. Per doverosità di cronaca le caramelle erano caramellerossana, una roba antica che mi fa pensare alle zie zittelle nelle case in stile svedese arredate con i mobili di formica, che ti cacciavano in bocca i suddetti cristalli di glucosio&ltre porcherie e ai grandi propinavano il rosolio in serviti appositi di vetro trasparente colorato. Questa attesa perchè? Gli avventorni non erano poi molti. Ma ovviamente perchè i nostri eroi non erano stati cacati pari. Abbiamo calcolato in seguito, a mente fredda e stomaco pieno, che nel disimpegno sostammo più di un'ora. Per fortuna c'erano poltrone e tavolini in vimini, sbagliata la scelta tuttavia di apporvi riviste di bellezza, da cui minaccose, le anoressiche top, ammonivano: "Aò, se te magni a'pizza er lato BB nun te stapiù ner bikini, diventi na'bbuzzecò!" e difronte al tavolo, per aumentare la schizofrenia, la vetrina dei dolci: tiramisù, charlottes e bavaresi, alla facciaccia nostra! Certamente il canto delle discinte sirene in patinata non ci ha distolto dalla nostra missione, forti anche del fatto (grazie Valetudo) che la Bellucci ora lotta per la 46: Monica, noi siamo con te!
Come ormai sarà chiaro noi la ganascia si voleva arrotare sulla pasta e la mozzarella, ma dato che la cameriera faceva la vaga si stava clamorosamente prendendo nel coscino, e arrotare si arrotava, ma sulle caramelle. Una dozzina di caramelle rossana per cena, niente male. Osservando meglio la cameriera però ci furono subito chiare molte cose e la nostra rflessione le è valso il titolo di "Vergine delle Cozze"; cominciamo dai piedi, che tengono su tutta l'impalcatura: la zeppa sugherata di 10 cm, con copertura in pelle nera lucida, non celava l'appartenenza della Virgo ai "tappi"; il grembiule, che copriva solo davanti le gambe lasciandone a tergo la fruizione da sopra il ginocchio in giù data la mini, segnava la vita in soffici roll-on che proseguivano anche in senso infero-superiore in prossimità del torace, su cui fiorivano prosperosi seni, resi evidenti da ciò che solo i più clementi chiemerebbero push-up e scollo; dato il grande effetto che la gravità esercitava sugli stessi, così evidente da far capire la legge di Newton ai più "ciucci" (ragazzi che avete il debito in fisica, sapete dove andare per COMPRENDERE, altro che corsi di recupero!), ci accorgemmo che la tetta era naturale.
Le braccia avevano una notevole circonferenza, sufficente a scoraggiarci da fale osservazioni.
I capelli, corvini, erano stati acconciati in una proto-cauda sulla nuca e in una pinzatura york-shire sulla parete frontale del cranio. Possiamo dire del trucco che non si rattava esattamente di Chanel, diciamo che la madre spirituale in questo senso può essere individuata in Moira Orfei, personaggio che ricorrerà nella nostra storia. Ma quello che diceva tutto era l'epressione del viso: immediatamente questo l'ha relegata nella classe delle "Vergini delle Cozze", gruppo nutrito da signore la cui astinenza dal coito si prolunga a tal punto nel tempo da portare con se il recupero della verginità. L'aggancio con il mitilo trova la sua ragione nella forma a vulva piena del mollusco. C'era solo una banana nella fruttiera effettivamente, l'abbiamo guardata con pietà. Ho proposto a Vampirella di lasciare Coccolino da solo a fare l'ordinazione, ma è stato allora che Joaquìn è balzato sul paloscenico: di bianco vestito, con il trucco che si ispirava allo stesso modello della Cozza, c'ha strappato di mano il foglietto su cui avevamo annotato la nostra "lista della spesa" e dicendoci che ci avrebbe pensato lui. La prestanza fisica scattante, il gesto rapido e la muscolatura glutea simil-carioca hanno offerto varie possibilità alla nostra immaginazione circa la sua idenità:
a. Si rattava di un contorsionista del circo orfei che, con un'ernia vertebrale, era costretto pre la stagione ad arrangiarsi con il forno a legna
b. Era la reginetta del gay-pride di Rio: a forza di prenderlo nel cahapranzi attraverso il conseguente massaggio scrotale ritmico e ripetuto le chiappe avevano assunto una consistenza marmorea; la vera rivoluzione non è l'anticellulite, ma la sodomia... L'ipotesi è stata avanzata da Coccolino. Pare che una certa tradizione monastica la confermi, tra l'altro.
Tuttavia la nostra comanda pareva un codice templare, scritto in fretta e furia; il pizzarolo infatti non c'ha chiappato una mazza e incazzato ce l'ha fatto notare. C'avesse dato il tempo di farglielo presente...
Nel consegnare la mercanzia Cortés invitò: "Prendete pure le caramelle". Diceva davvero o si era accorto che tra meno di una settimana avrò tre nuove carie? Scatta l'ipotesi numero 3 sul suo conto:
c. Abbiamo a che fare in realtà con un siniscalco in ncognito del mio dentista.
Dopo quei sudatissimi 60' e più siamo usciti trionfando con le nostre pizze impilate. Nel frattempo l'unica banana superstite era scomparsa: La Vergine si stava adoperando con la panna per una Split al tavolo 5. Siamo rimasti col dubbio se sarebbe giunta a destinazione.

2 commenti:

Paperoga ha detto...

Sono infinitamente entusiasta di come hai raccontato in mia vece la vicenda! Sono affascinata dal tuo uso così disinvolto della lingua italiana....ehehehehhehe e non solo!!!!
Continuo a leggerti...sempre speranzosa di novità....
Baciotti...
Vampirella

coccolino ha detto...

ciao mia marchesa de sade!!! dopo che mi hai fatto leggere il blog ho deciso che dovevo lasciare traccia di me. chi meglio di me puo confermare quello che è accaduto, dato che ero li, presente, parte attiva del gioco sadico di te "marchesa de Sade" e paperoga "contessa del Grillo"???
Mi ci sono ritrovato, tra queste due lingue calde come la brace e taglienti come la lama della spada di Goemon Ishikawa XIII???
Ad un certo punto ho provato quasi imbarazzo, per le sconcerie dette sulla "questione della cellulite" che tu hai omesso di mensionare nel racconto della Vergine Delle Cozze e del Contorsionista Gay di Moira Orfei!!! Si perchè solo se è gay puo avere un culo così sodo con il "Metodo Anticellulite" testato dalla ditta Contessa e Marchesa!!! bhe per adesso è tutto, ci aggiorniamo alla prossima.

p.s. se vuoi testare ancora il metodo, puoi sempre venire a casa mia!!! hihihi