mercoledì 22 ottobre 2008

Le femmine sono più avanti

Concita De Gregorio ha scritto un libro veramente meritevole, Malamore. Esercizi di resistenza al dolore, uscito da pochissimo per Mondadori (Le strade blu). Ne cito un pezzo, che lei a sua volta cita, molto interessante:

“...
Da Il Cervello femminile di Louann Brizendine, Neuropsichiatra, Rizzoli 2007:

Ogni cervello fetale appare femminile fino all’ottava settimana. Per natura, infatti, la femmina è la struttura-tipo da cui si sviluppano in seguito entrambi i generi. Se si osservasse tramite immagini al rallentatore in risonanza magnetica la crescita del cervello femminile e di quello maschile si noterebbe che i diagrammi dei circuiti si realizzano seguendo un progetto sia tracciato dai geni che dagli ormoni sessuali. A partire dall’ottava settimana di gestazione un massiccio afflusso di testosterone trasforma questo cervello “neutro” in “maschile” sopprimendo alcune cellule dei centri della comunicazione e facendo crescere un maggior numero di cellule nei centri del sesso e dell’aggressività. Se invece l’ondata di testosterone non si verifica il cervello continua a crescere indisturbato secondo una struttura femminile. Le cellule cerebrali del feto femminile producono più connessioni nei centri della comunicazione e nelle zone che elaborano le emozioni: nella maggior parte dei contesti sociali le donne fanno uso di maggiori e più sofisticate forme di comunicazione rispetto agli uomini. E’ questo bivio della vita fetale che determina il destino biologico di ciascuno.

...”

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