venerdì 24 ottobre 2008

Questione di Ordine di Grandezza

Le 6.00 del mattino; Roma Termini. Iniziano ad arrivare i primi viaggiatori, pendolari e non che affollano i sempre più esigui e ritardatari treni delle effeesse. Eule e Valetudo hanno le chiappe incollate ormai da qualche ora su una delle panchine. Sono reduci dal Concerto dei Depeche Mode, in cui Dave Gahan ha dato ottima mostra di sè e intuizione dei suoi attributi. Le ventenni sono raggiunte da un anziano che si siede accanto a loro nello spazio rimanente. Esse guardano davanti a sè, assenti, anacroniche, sospese nei ricordi delle faville della notte appena congedata. Nei loro occhi inchiodate le figure della band, epifaniche vibrazioni, i loro otoliti sbandanti ai ritmi convulsi ed elettronici dei britannici. Il front man a metà serata aveva letteralmente preso in mano la situazione: dopo multilpli basculamenti pelvici contrastanti in ossimoro con la rigidità lineare dell'asta del microfono, evidentemente provocanti uno spostamento dell'altra asta in suo possesso, decise di riprenderne il controllo con un assestamento manuale di ciò ce molti chiamano "pacco" che ne tradì le ragguardevoli dimensioni. Il ricordo del gesto trivellava i neuroni delle toscane in trasferta; l'usuale saggezza valetudiana non tardò a manifestarsi; con verità tali, il cui peso è insostenibile non ci si può trattenere, vanno condivise con il mondo, con l'universo anzi, dato che ad esso appartengono. E fu così che Sahry, trasformata in oracolo, previo impallidimento ed apnea, enunciò:
"Dave ce l'ha d'un chilo e mezzo!"
Il più che 65enne a lato si alzò e si diresse verso la zona commerciale, probabilmente in cerca di una fottuta bilancia, che dubitiamo, a quell'ora del mattino, abbia trovato.
Come vedete la felicità non si misura in centimetri, pardon in metri, tanto per citare la Scarlett. Ragazzi, potete smettere di girare col righello in tasca!!!

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