giovedì 27 novembre 2008

Oltre Kubrik

Diventare schizofrenici lì è questione di un minuto. Non è Dachau, è un semplice bar. La proprietaria miete cameriere provette volenterosissime a dozzine per mese. Soprannominata formalmente Eyes wide shut, in quanto convinta di avere l'occhio clinico, è ufficiosamente nominata Shining, per rimanere in tema kubrikiano, dalla dipendenza che passa sotto le sue forke kaudine. Il regista in questo caso è stato superato; se l'avesse mai conosciuta non avrebbe potuto realizzarci nessuna pellicola: la realtà è ben oltre.
In quei 35 mq scarsi e antichi, come scalini e dislivelli, valenti il titolo di “Esercizio Storico”, mettono alla prova l'equilibrio delle tazze sui vassoi transitanti dalla cucina ai tavoli, così troviamo costantemente sotto torchio le connessioni neurali di chicchessia, clientela compresa; infatti alcuni dei più assidui e affezionati, più che altro al luogo che ispira nonostante tutto un'aura magica, sono soliti informarsi della di Lei presenza e solo ricevendo risposta negativa si trattengono.
Sui tavoli oltre che mangiare si può leggere il giornale, se Lei non l'ha requisito, o ascoltare una ristrettissima selezione jazz, classica contemoranea alternativamente alla radio, rigorosamente una sola stazione e sempre quella, da dove rauchi proclama delle news convinti di avere la verità in tasca te la propinano tale e quale la credono.
A seconda che i deretani adagiati sulle sedie siano di quella piuttosto che di quell'altra nazionalità ricevono un trattamento eterogeneo sia nei termini della somministrazione delle pietanze che del conto, il quale va senza nessuna eccezione eseguito su una macchinetta scassata, che farebbe bestemmiare anche un francescano, prima di batterlo sulla cassa. L'arnese ha un difetto sul tasto della virgola e dello zero, notoriamente i pulsanti più digitati. Al minimo errore va spento, riacceso e occorre ricominciare da capo. Ovviamente a questo sono adibite le ragazze in prova, a Lei resta il pieno controllo della parte fiscale. Guai a toccare la cassa di propria iniziativa. Neanche se è Lei a chiederlo: ti sta solo mettendo alla prova.
E' vero tutto e il contrario di tutto:
h 14.00: "Se due persone sono insieme piatti e cucchiaini devono essere uguali, anche se il negozio è pieno"
h 14.07: "Macchè fai? Quando hai furia fregatene dei cucchiaini uguali!"
h.16.35: "La priorità adesso è fare la lavatazze, non ti muovere da lì mi raccomando!"
h.16.36: "Sbrigati! Se ti chiamo devi lasciare qualsiasi cosa stai facendo e segiurmi come un segugio!"
Una delle prime cose che Shining è solita spiegare ai nuovi acquisti è che le fruste per montare la panna vanno cambiate ogni volta. Un giorno ce n'erano due gocciolanti di zucchero e quant'altro; accingendomi a cambiarle Lei mi guarda, alza il sopracciglio (solo il sinistro, bruttissimo segno) sopra il naso aquilino e gli occhiali a gatto neri con tanto di brillantini Orsomando-style, afferra il mio braccio, lo stringe e me lo spinge verso la ciotola con la panna dicendomi:
"Posso dirti una cosa senza che tu ti offenda?"
"..."
Sorridendo melliflua:
"Ragiona quando fai le cose"
Inutile narrarvi che in sovrimpressione è passata la scritta: FANCULO TE E LE TUE FRUSTE DEL CAZZO!
Poi con i clienti ti elogia e ti viene il dubbio che lo faccia perchè non gli hai mollato un gancio perfettamete consapevole che se lo sarebbe meritato.
Dubbi e pensieri impronunciabili appena descritti non sono che i primi sintomi del burn-out che coglie la lavoratrice alle prime armi. Segni di una conclamazione più avanzata sono rappresentati:
1) Dal raptus di slacciarsi con veemenza il grembiule al banco, con i tavoli saturi (il pubblico in questa dinamica gioca un ruolo fondamentale, di voyerismo direbbe un freudiano) a un Suo qualsiasi appunto per piantarla in asso con le teiere in ebollizione e il latte strabordante, nonchè la macchina del caffè sul punto di soppiare. Nei più esibizionisti l'immagine è corredata dalla variante di denudarsi completamente allo sciogliere il grembio, ricevendo i migliori applausi degli avventori.
2) Dall'idea ossessivo-compulsiva di infilare la Sua testa nella lavatazze e sbattere lo sportello fino alla decapitazione.
3) Dall'intuizione di telefonare al locale col cellulare e, camuffando la voce con una delle patate della cucina, annunciare che una bomba sta per detonare nel medesimo.
4) Dalla premeditazione di farLe assaggiare tutti i Suoi prodotti fino ad ottenere livelli della glicemia compatibili solo con il coma diabetico.
5) Dalla fantasia di servirla cotta e sminuzzata al posto della composta di frutta sullo yogurt (biologico) e i muesli.
Pur manifestando tutti questi segni e più altri, che posso riferire solo sul lettino dello psicanalista, ho continuato a frequentare tale luogo ameno. La goccia che ha fatto traboccare il vaso stato il proto_frisby, di cui Shining si èdimstrata un'autentica appassionata. Si tratta di schiantare piatti/bicchieri/tazze (tutto, purchè fragile) al suolo, dando un'ampia mano con una spinta "a siluro" all'accelerazione gravitazionale; in genere l'oggetto viene scortato con porkemadonne degne dei più robusti filibustieri del mugello-valdisieve e del chiantigiano, che non ha la funzione di preservarne l'integrità sfidando il gesto, bensì di assicurarne la distruzione per polverizzazione. Si capisce come tale sport, ove praticato con piatti, raggiunga il suo acume. E tanto si è prodotto l'ultimo giorno che ho lavorato con Lei. La Signora era incazzata con la ragazza della mattina che aveva lasciato il frigo "in un marasma indecente", ovvero con il contenuto a 5 mm da come lei diceva. Ha anche avuto il coraggio di dire, riferendosi a questa fanciulla, che aveva sicuramente la luna storta, aggiungendo con indiscussa eleganza e sobrietà: "perchè si vede che gliel'hanno leccata male!"
La Scarlett avrebbe detto: "Senti chi parla?! Bella fica te!"
Neanche la vista seguita dalla ricezione della magra paga, naturalmente effettuara in modalità "al nero", ha contribuito alla mia drastica e "sofferta" decisione di darmela a gambe levate. Anzi, prendere contatto con ciò che poteva essere il risultato di un furto dalle offerte in chiesa mi ha fatto incazzare acora di più. Mi son detta che non era il caso di correre il rischio che qualcuno la trovasse impiccata alla cordicella del cesso. Ogni persona che se ne va è un miracolo che si perpetua, un'epifania che La salva; ode al dio delle pezze al culo, squattrinato ma libero, osanna madonna libertate, che ci fai andare scalzi ma fieri e a testa alta.
L'occhio clinico che possiede è andato oltre Lei stessa: tutta la sua prole è indiscutibilmente strabica.

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