lunedì 28 aprile 2008

Belve di ieri agnellini di oggi

Stamani ho beccato la mia prof di mate del biennio liceale. La mitica Abbatangelo, chiaramente detta ABBA. Mi saluta (ero sudata come un mochovileda appena inzuppato nella varichina, però non sapevo di Cloro... stavo correndo...) col "bascino" (ha origini francesi), e al mio "come va?" ha scosso il capo, spenzolato giù i registri e i compiti dalle braccia che stavano attaccate alle spalle non si sa perchè e mi disce che i ragassi di ogi (non volevo citare eros, perdono!) sono molto fragili (r moscia), che è frustronte, che sombra un falliment continuo... nella mia mente: ha smesso di dare 4 a raffica??? Ma dalla bocca mi son fatta scappare un "su via, una persona che capisce la matematica ha conquistato la felicità con questo, per quanto mi riguarda!", per rassicurarla, dato che manca poco mi faceva la lacrimuccia (in realtà non volevo se la rifacesse con i pargoli entrando in aula)... Mi sorride, ma chiosa: "Non hanno coragio, voi eravate più forti". Stento a credere alle mie orecchie: noi, classe marchiata come PASSIVA, ci rompevano sempre i sacrosanti zibidei perchè eravamo amebe... però forse noi non eravamo cresciuti con i bavaglini con su scritto (li ho visti al mercato, giuro!) "Voglio diventare una velina", non avevamo il cellulare a 6 anni, crescevamo con fedeli dobermann (vedi foto di Eule e Maia) e merende di pane olio e pomodoro, le botte ce le davamo in cortile, non con i videogiochi, il liceo era in un ex condominio e si andava a fumare sulle terrazze pericolanti, invece del supercarcere che è ora: è un monolite peggio della Défense parigina, c'ha la piscina ma non la usano perchè mancano 3 piastrelle... forse aspettano che qualcuno ci si butti dentro.... Effettivamente però, ora che ci penso bene, l'Abba tanto torto sul coraggio non ce 'ha... Forse era anche faccia tosta, o per dirla con gli accademici della crusca faccia al posto del culo: alla prof. che le succedette, quella di mate del triennio per intendersi, che mediamente registrava 2 sufficienze in 3 classi con i suoi "plotoni d'esecuzione" (leggasi compiti in classe ed interrogazioni), e che un giorno di questi arrivò inviperita in aula vedendosi costretta a scrivere Cosa non bisogna fare in matematica di cui - a detta sua - avrei dato la maggior ispirazione nonchè contributo, a lei, proprio a lei dissi:
"Non c'è problema profe, basta che mi paghi i diritti d'autore!"

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